Giovanni Crivello - La religione del denaro
Probabilmente mai come in questo momento storico l’ideologia del denaro è stata così dominante.
E’ diventata la droga più diffusa, è quella che miete più vittime, è il cancro più diffuso.
Perché questo?
Perché dietro alla ricchezza c’è un’illusione di onnipotenza e di eternità per la quale oggi si è disposti a pagare qualsiasi prezzo. Con il denaro si ha la sensazione di poter comprare tutto dal piccolo favore quotidiano al prestigio, al potere alla vita stessa, la propria e quella degli altri.
Da sempre il denaro ha tiranneggiato l’uomo e insanguinato la storia dell’umanità ma alla soglia del Duemila ha assunto un significato assoluto e totalizzante come forse mai nella storia.
Non il denaro per migliorare la propria condizione economica e sociale come è sempre stato, ma il denaro per il denaro, la ricchezza smodata per la ricchezza, l’avere per il gusto di avere.
Le cronache quotidiane lo confermano: oggi c’è un’ingordigia illimitata che spinge a volere sempre di più in una corsa sfrenata tallonata dal dispregio degli affetti, dei sentimenti e del prossimo e sempre più spesso costellata di offese, di soprusi e di crimini.
La corsa alla ricchezza in quanto tale e non quale vettore di miglioramenti, crea una dipendenza che per certi versi è peggiore della droga poiché innesta dei meccanismi di distruzione e di morte incontrollabili: l’eroina non è innanzitutto denaro anzi fiumi di denaro?
La corsa sfrenata alla ricchezza non ci ha mai reso così tanto poveri proprio noi che abbiamo molto di più del superfluo non siamo mai stati tanto soli e impotenti di fronte alla vita e alla morte, mai così vulnerabili e insicuri anche se coperti da corazze d’oro!
Strano destino storico il nostro: raggiunto il benessere attraverso la fatica e i sacrifici di intere generazioni, oggi scopriamo che solo la “povertà”, la nostra e quella degli altri, ci può salvare.
Solo rinnegando il denaro come valore assoluto e spogliandoci del superfluo rinascerà la vera solidarietà.
Solidarietà che farà nascere in noi quella fantasia e quella voglia di inventare la vita che rendono veramente ricchi agli occhi degli uomini e di Dio.