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Giovanni Crivello - L'immagine e l'umiltà
L’umiltà, la gratuità e la donazione sono le vie d’uscita di sicurezza che oggi noi abbiamo per allontanarci da una vita svuotata dall’utilitarismo, dalla protervia del potere e dell’avere, dall’illusione dell’onnipotenza, dallo spregio di “chi non ha voce”, denaro e successo.
La società dello spettacolo e dell’immagine in prima pagina ha spento l’intelligenza dell’umiltà, la saggezza del nascondimento, la grandezza dei piccoli ignorati fatti.
Dio però abita proprio nei particolari più spogli, più ovvi e più ignorati, Dio abita nei piccoli ignorati fatti.
Sin dall’origine dell’universo, l’avvenimento più importante nasce dall’accumularsi di altri avvenimenti minuscoli, all’apparenza insignificanti e trascurabili.
E’ questo microcosmo della quotidianità, rinnegato e vilipeso che oggi va riconquistato.
Senza questo microcosmo della quotidianità la nostra vita sarà un’infilata di esasperate lacerazioni e cupe disperazioni. L’estenuante insoddisfazione e angoscia induce ad atti estremi di trasgressione e di violenza fino ad uccidersi per noia, insoddisfazione e angoscia che spinge migliaia di giovani a cercare illusorie risposte nella droga o in altre dannate alterazioni.
Ma per ritornare a vivere in questo territorio dell’anima e della mente, dobbiamo ricostruire le azioni di tutti i giorni, scegliendo di occupare gli ultimi posti nel banchetto della vita, quelli dove il clamore degli sbandieratori delle prime file non giunge a usurpare intimità, a disturbare raccoglimenti.
Vivere, lo sappiamo è comunque una fatica, ma vivere nella fatica gioiosa che nasce dall’umiltà dovrebbe essere il nostro obiettivo! Solo così ritroveremo l’autentica gioia che nasce dal cuore!
 




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